Cross linking nel cheratocono

Il cross linking è una terapia innovativa, non invasiva del cheratocono. Lo scopo di questo trattamento è di creare un rafforzamento dello stroma in modo da bloccare l’assottigliamento della cornea e la conseguente deformazione della stessa.

Chi può fare il cross linking (CXL)

Il cross linking è adatto per coloro che presentano il cheratocono in fase iniziale ed in progressione.

Tenuto conto che il trattamento consente una stabilizzazione della malattia, ma non migliora la qualità visiva, è consigliato quando il residuo visivo presente è ancora sufficiente nel garantire il mantenimento di una buona/discreta capacità visiva.

La diagnosi del cheratocono è effettuata dall'oculista, il quale, mediante una visita completa, si avvale di un specifico esame indolore e non invasivo denominato topografia corneale.

Questo esame analizza la forma della cornea per identificare eventuali alterazioni indicative del cheratocono.

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Rovigo

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Rovigo
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Tel: 0532 207622
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Ferrara
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Pozzonovo (PD)
Mercoledì: 8.30/12.30
Giovedì: 8.30/12.30
Le prenotazioni sono effettuabili anche dal sito web

Come si esegue il cross linking?

1

Si instillano sull’occhio alcune gocce di anestetico.

2

Si applica uno supporto che consente al paziente di tenere aperte le palpebre.

3

Si instilla nell'occhio da trattare la Riboflavina (vitamina B2).

4

Si utilizza una sorgente che emette raggi ultravioletti tipo A: l’impatto con la Riboflavina crea una reazione chimica all’interno dello stroma che blocca l'assottigliamento delle fibre collagene.

Le tecniche tramite le quali si esegue il Cross Linking

Standard

Si esegue la rimozione della parte più esterna della cornea, chiamata epitelio (EPI OFF), si procede con l’imbibizione dello stroma con Riboflavina per 15 minuti e successivo trattamento con raggi ultravioletti tipo A per 30 minuti.


Transepiteliale

Non si rimuove l’epitelio (EPI ON), si procede con l’imbibizione dello stroma con Riboflavina per 30 minuti e successivo trattamento con raggi ultravioletti tipo A per 30 minuti.


Con iontoforesi

Non si rimuove l’epitelio (EPI ON), si procede con l’imbibizione dello stroma con Riboflavina per 5 minuti e successivo trattamento con raggi ultravioletti tipo A per 10 minuti.

È compito dell’Oculista consigliare la tecnica più adatta.

FAQ Cross Linking
Il cross linking è doloroso?

No, con la tecnica Cross Linking Standard, nei primi giorni dopo il trattamento, può essere presente un lieve fastidio con sensazione di corpo estraneo.

Quali sono i tempi di recupero del cross linking?

Sono diversi tra EPI OFF e EPI ON.
Nel primo caso può essere presente un offuscamento visivo nei primi giorni successivi al trattamento, che nel caso della tecnica EPI ON, non si verifica.

È importante ricordare che il trattamento consente la sola stabilizzazione del cheratocono, quindi della capacità visiva presente al momento della sua esecuzione.

Dopo l’intervento è necessario:

  • un periodo di riposo di alcuni giorni variabili tra EPI ON e EPI OFF;
  • seguire la terapia prescritta dall’Oculista;
  • protezione con occhiali da sole quando si esce all’esterno soprattutto da aprile a settembre.
Scopri di più sul cheratocono
Che cos’è il cheratocono?

Il cheratocono è una malattia degenerativa non infiammatoria che colpisce la Cornea, che è la parte anteriore e trasparente del nostro occhio posta davanti
all’iride.
A causa di un progressivo assottigliamento delle fibre del tessuto, chiamato stroma, che costituisce tra il 75 e il 90% dello spessore della cornea, la cornea stessa perde la sua regolare forma e curvatura, deformandosi.
Diventando più sottile, passa da una forma sferica ad una forma conica e, come conseguenza, la persona si accorge di una diminuzione della capacità visiva.

Quante persone colpisce il cheratocono?

Il cheratocono colpisce nel 95% dei casi entrambi gli occhi con una tempistica
diversa tra di essi.
È classificato come malattia rara e tende a manifestarsi con una frequenza di un caso ogni 2.000 abitanti. Possono però esserci delle zone circoscritte dove la frequenza aumenta fino ad un caso ogni 300 abitanti.
Non è presente una differenza significativa tra i due sessi, si è notata una insorgenza più precoce nei maschi.

Cause, comparsa e decorso del cheratocono

Ad oggi, le cause del cheratocono non sono note.

Di solito, il cheratocono:

  • si manifesta dopo i 12 anni;
  • è progressivo: tende ad evolvere fino ai 30 anni;
  • può arrivare a stabilizzarsi verso i 45 anni.
Come si diagnostica il cheratocono?

La diagnosi è fatta dall’Oculista che, oltre alla visita completa, esegue uno specifico esame indolore e non invasivo, che analizza la forma della cornea: la topografia.